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Commenti al testo di Redazione LaRecherche.it
Due inediti

Sei nella sezione Commenti
 

 Francesca Luzzio - 10/07/2010 01:02:00 [ leggi altri commenti di Francesca Luzzio » ]

Le due poesie propongono lo stesso tema: LA DONNA; però la prima propone immagini naturalistiche-simboliche che la rendono bellissima soprattutto là dove la natura si anima con carnale sensualità, la seconda, pur mantenendo la stessa carica emotiva, con gusto tipicamente post-moderno, gioca con il linguaggio e ad esso viene principalmente assegnata l’allusione erotico-sentimentale

 Antonio De Marchi-Gherini - 09/07/2010 14:10:00 [ leggi altri commenti di Antonio De Marchi-Gherini » ]

La mente inappagata tiene vivo l’erotismo anche a 75 anni ed é un bene, che una pulsione vitale tale si trasfonda nel verso terracqueo di Calabrò, ultimo epigone di quella poesia mediterranea novecenteca di cui si sta lentamente perdendo il senso.

 Maria Grazia Cabras - 09/07/2010 07:12:00 [ leggi altri commenti di Maria Grazia Cabras » ]

Nei versi di Corrado Calabrò, si percepisce una esperienza del mondo lieve/umanissima/terrestre e tuttavia sospesa/protesa verso Altro.
Una sensibilità raffinata, discreta sottende accadimenti e intendimenti talora taciuti/celati nel momento stesso in cui vengono narrati/svelati.


 Franca Alaimo - 07/07/2010 17:52:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Ricordo di avere letto, anni fa, un bellissimo articolo di Daniele Piccini sulla rivista Poesia di Crocetti, con il quale il critico tracciava il senso del poetare di Corrado Calabrò lungo l’arco di poco più di quarantennio, dal 1960 al 2002, in occasione dell’uscita con l’editore Mondadori di "Una vita per il suo verso". Quell’articolo suscitò una viva curiosità nei confronti di questo autore, di cui mi avevano già parlato due amici: Luisi e Maffia.
Questi due testi inediti confermano le impressioni che ebbi, allora, nel leggere l’antologia di Calabrò, a testimonianza di una lunga fedeltà ad uno stile nitido, sebbene assai colto che coniuga insieme narratività e liricità, espresse in vibrazioni sonore eleganti. Essi confermano anche la presenza della natura come scenario vivo e palpitante del racconto, variamente atteggiato e declinato, di una mai doma, nonostante gli anni e negli anni che assommano ricordi, pulsione erotico-sentimentale verso l’enigmatico "idolo femminile", quale fonte inesauribile di canto.

 Loredana Savelli - 07/07/2010 14:54:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Freschezza e immediatezza, all’apparenza. Ci leggo dietro uno stupore cercato (o ritrovato) e una gratitudine quasi incredula nei confronti della vita.

 Eugenio Nastasi - 07/07/2010 11:48:00 [ leggi altri commenti di Eugenio Nastasi » ]

Nelle poesie di Corrado Calabrò, comprese queste presentate sul blog di Maggiani, non aleggiano astrattezze, concettuosità da risolvere; il discorso poetico si dispiega nella naturalezza dei dati di fatto, sovente alla ricerca di un appagamento e forse una remora all’amore sensuale della parola. La più bella conquista di Calabrò, in molte delle sue riuscitissime prove, mi sembra l’impeto che sale dal profondo in veste di anelito a ben altro e più alto ritmo: quello che coniuga l’uomo, i suoi sentimenti, il suo spiraleggiante erotismo verso l’armonia con l’universo. Dunque poesia di vasto respiro e di orizzonti marini, il mare sullo Stretto delle due Città come il mio Jonio che compete col suo per il bluprofondo della sempre nuova antichità magnogreca. Un esempio di stile e di senso, nella scia dei "migliori" del ’900.